Böhm Bawerk, Eugen

economista austriaco (Brno 1851-Rattenberg, Kramsach, 1914). Ottenuto il dottorato in legge, nel 1872 entrò nella prestigiosa Amministrazione delle Finanze dell'Impero austriaco. Nel 1880 ebbe la cattedra di economia politica all'Università di Innsbruck, dove rimase fino al 1889. Gli anni di Innsbruck possono essere considerati come quelli più fertili dal punto di vista accademico: nel 1884 pubblicò il primo volume di Kapital und Kapitalzins (Capitale e Interesse) e nel 1889 il secondo volume. Nello stesso 1889 tuttavia, trascinato dal progetto di modificare il sistema fiscale austriaco, lasciò l'università per occupare una posizione di rilievo nel Ministero delle Finanze. Nominato ministro delle Finanze nel 1893 e nel 1900, si dimise nel 1904 a causa della politica di ingenti spese militari, che lo trovava dissenziente, tornando all'insegnamento universitario. Allievo di Menger, lavorò con von Wieser e fu maestro di Schumpeter e di von Mises; è uno dei più emblematici rappresentanti della Scuola di Vienna. A lui va il merito di aver elaborato, tra i primi, una teoria dinamica del valore, in cui risultava possibile inserire i beni capitali e considerare la dimensione temporale nei processi produttivi. Ha partecipato al lungo e difficile dibattito sul problema dell'aggregazione del capitale in termini fisici; ha sottolineato l'importanza di studiare il comportamento dei sistemi economici nel periodo di transizione da un equilibrio stazionario ad un altro. Ad una visione sostanzialmente neoclassica del funzionamento dei mercati associa una teoria della produzione legata alla tradizione ricardiana. Tra le altre opere si ricordano: Grundzüge der Theorie des wirtschaftlichen Guterwertes (1886; Fondamenti della teoria dei valori economici); Gesammelte Schriften (1924-26; Raccolta di scritti).

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