Artigas, José Gervasio
eroe dell'indipendenza uruguayana (Montevideo 1764-Ibiray, Paraguay, 1850). Discendente da una delle famiglie di origine spagnola che nel 1726 avevano fondato Montevideo, fu in gioventù il capo di una nutrita schiera di gauchos. Nel 1811 pose se stesso e i propri uomini al servizio della giunta ribelle di Buenos Aires, per proseguire sino alla vittoria finale la lotta contro il dominio coloniale della Spagna; quando il suo aiuto fu respinto dalla giunta, che aveva stipulato un compromesso con il viceré iberico Artigas, rifugiatosi nella provincia argentina di Entre Ríos, continuò la guerriglia alla testa di ca. 16.000 persone. Nel 1813 rientrò nella Banda Oriental (il moderno Uruguay) e proclamò l'insurrezione per l'indipendenza della regione sia dalla Spagna sia dall'Argentina. Occupò Montevideo nel 1815 e vi rimase per circa un anno: fu il periodo in cui poté dimostrare che accanto alla rivendicazione nazionalistica poneva programmi di riforme economiche e sociali, soprattutto per una più equa ripartizione della proprietà terriera. Attaccato da Spagnoli e Argentini, che nel 1816 favorirono contro di lui anche l'ingresso dei Portoghesi dal Brasile nella Banda Oriental, Artigas si batté eroicamente. Nel 1817 Montevideo cadde nelle mani dei Lusitani. Sconfitto a Tacuarembó, nel 1820 si vide costretto a rifugiarsi nel Paraguay, dove rimase fino alla morte.