Arianna
IndiceMitologia
(greco Ariádnē). Figlia del mitico re di Creta Minosse e di Pasifae. Quando Teseo venne a Creta per uccidere il Minotauro, Arianna si innamorò di lui e lo aiutò nell'impresa: gli diede un gomitolo di filo che egli svolse nell'addentrarsi nel Labirinto, al cui centro era il Minotauro, permettendogli di ritrovare la via del ritorno seguendo il “filo di Arianna” (divenuto proverbiale). Fuggì da Creta con Teseo, che però l'abbandonò su un'isola durante il viaggio. Qui fu trovata dal dio Dioniso che ne fece la sua sposa. Figli di Arianna e di Dioniso furono: Toante, Stafilo, Enopione e Pepareto.
Arianna. Raffigurazione di Arianna e Dionisio nel bassorilievo di un sarcofago romano del sec. II (Parigi, Louvre).
De Agostini Picture Library/G. Dagli Orti
Musica
Il mito di Arianna, ripreso con successo agli inizi del Seicento da C. Monteverdi e O. Rinuccini con una loro Arianna (rappresentata nel 1608 e di cui resta soltanto il celebre frammento che, rielaborato da Monteverdi stesso in varie forme, passa sotto la denominazione di Lamento di Arianna) e da A. Hardy con un dramma, visse per tutto il sec. XVII e il XVIII un particolare revival, che interessò in special modo i compositori. Accanto a una tragedia di Th. Corneille (1672) e persino a un romanzo di J. Desmarets, si ebbero infatti, nell'arco dei due secoli, più di quattordici opere musicali, fra cui si ricordano quelle di B. Ferrari, B. Marcello, G. F. Händel e A. Adolfati. Allo stesso mito si sono ispirati anche alcuni compositori del sec. XX: J.-E. Massenet (1906), R. Strauss con un'estrosa Arianna a Nasso su libretto di H. von Hofmannsthal, e D. Milhaud (1928).