Arancióni
setta religiosa fondata dal santone indiano Bhagwan Shree Rajneesh (Kuchwada, Madhya Pradesh, 1931-Poona 1990). Gli aderenti alla setta sono definiti Arancioniper il colore degli abiti che indossano, che costituisce uno dei tre precetti stabiliti per i seguaci, insieme all'obbligo di portare una collana di perle con il ritratto del fondatore e al rito d'iniziazione. Rajneesh, docente di filosofia giainista, si fece chiamare anche “Osho”. Contrastato dall'ambiente accademico per le sue idee, egli nel 1968 dette vita a una scuola di meditazione e poi nel 1974 alla Rajneesh Foundation, che aprì anche a discepoli occidentali. Nel 1981, dopo essere sfuggito a un attentato, si trasferì negli Stati Uniti e fondò una comunità presso Antelope, nell'Oregon, raccogliendo attorno a sé oltre 7000 seguaci. Il suo insegnamento è una mescolanza di dottrine orientali e di psicanalisi, con elementi tratti dall'induismo, dal buddhismo, dalla mistica islamica e dallo zoroastrismo. Agli adepti è consentita la massima libertà sessuale e il gusto per i piaceri della vita. Rajneesh si presentava come il maestro della contraddizione e del paradosso: nessuna certezza, né su Dio né sulla vita o sulla morte. Nei confronti del fondatore si praticava il culto della personalità; il gruppo raccolse in breve tempo un'enorme ricchezza (alberghi, case editrici, fabbriche) e mise a disposizione del santone una collezione di 70 Rolls Royce. Nel 1985 la segretaria di Rajneesh abbandonò la setta trafugando un'ingente somma di denaro e assestando così un brutto colpo al movimento; Osho, espulso dagli Stati Uniti, tornò a Poona, in India, per morirvi qualche anno dopo. Con la sua scomparsa l'espansione del movimento si è arrestata; esso rimane tuttavia ancora attivo in varie nazioni e diffonde la pratica di “cure” alternative, come massaggi, bioenergetica e riflessologia plantare.