Aranèidi
sm. pl. [dal genere Aranea]. Ordine (Araneae, Araneida) della classe degli Aracnidi, noti comunemente come ragni, caratterizzato da corpo privo di segmentazione e prosoma unito all'opistosoma tramite un peduncolo assottigliato. Il prosoma è ricoperto da uno scudo dorsale. Gli Araneidi hanno cheliceri di due articoli, di cui quello distale è acuminato e presenta lo sbocco di ghiandole velenose. I pedipalpi sono brevi e hanno l'articolo basale (gnatobase) atto a coadiuvare la triturazione delle prede, mentre distalmente sono modificati in una complessa struttura (bulbo) legata all'inseminazione della femmina. Gli occhi, variamente sviluppati, sono in numero che varia da 8 a nessuno. La respirazione è polmonare o tracheale. All'estremità posteriore dell'opistosoma tre paia di filiere cilindro-coniche secernono la seta, usata per tessere fili di ancoraggio, fili volanti, tele di forma complessa, ecc. Gli Araneidi depongono uova, che vengono avvolte in bozzoli di seta (cocoon) e alcune specie praticano cure parentali. L'ordine degli Araneidi può essere suddiviso nei tre sottordini Lifistiomorfi, Migalomorfi, Araneomorfi. § Come Araneidi si designa anche una famiglia (Araneidae) di Aracnidi Araneidi caratterizzati da tarsi con tre unghie e tele solitamente regolari: per esempio Araneus, Argiope, ecc.