Aprica

comune in provincia di Sondrio (30 km), 1172 m s.m., 20,49 km², 1588 ab. (aprichesi), patrono: Maria Santissima Assunta (15 agosto).

Centro montano della media Valtellina, situato presso il passo dell'Aprica che mette in comunicazione la Valtellina con la Valcamonica. L'abitato si snoda lungo la statale che attraversa il valico. Di antica origine, seguì le vicende storiche di Teglio, del cui territorio fece parte fino al 1923. § Le principali testimonianze artistiche sono la parrocchiale dell'Assunta, che custodisce una tela di G. B. Mattoni (sec. XVII) e un'ancona lignea barocca (1698), e la chiesa di San Pietro, più volte rimaneggiata. Colorati murales decorano alcune case del paese. Vi ha sede un importante Museo Etnografico. § L'attività più rilevante è quella turistica: Aprica è un rinomato e frequentato centro di villeggiatura estiva, di sport invernali (con attrezzati impianti di risalita e strutture ricettive) e di turismo naturalistico ed escursionistico nel lembo orientale del Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi, dove la fauna comprende tutte le specie animali alpine, incluso lo stambecco. Si pratica l'allevamento bovino ed equino e l'industria è attiva nei settori alimentare, edile, dell'abbigliamento e della lavorazione del legno (mobili). § Gli ultimi tre giorni di febbraio si svolge la processione Sunà da mars (“suonare di marzo”) che celebra l'inizio della primavera.