Antiòchia, Principato di-
principato fondato ad Antiochia da Boemondo I d'Altavilla, principe di Taranto, durante la I Crociata (1098). Fu Stato sovrano fino al 1159, quando Rinaldo di Châtillon, divenuto principe per il matrimonio con Costanza (1153), figlia di Boemondo II ed erede della corona, si riconobbe vassallo dell'imperatore bizantino Manuele I Comneno, e indipendente fino al 1268, quando Antiochia, regnante Boemondo VI, fu conquistata dal sultano mamelucco Baybars. Il superstite frammento del principato, Lattakieh, subì la stessa sorte nel 1287. Avendo il conte di Tripoli Raimondo III adottato un cadetto della casa d'Antiochia, Boemondo IV, questi regnò a Tripoli (1189) e, per usurpazione, ad Antiochia (1201), stabilendo un legame personale tra i due Stati, che durò sino alla fine del principato. Primo tra gli Stati franchi d'Oriente, si resse brillantemente sin verso la metà del sec. XII e declinò sempre più dopo il crollo di Gerusalemme (1187), di cui ebbe una forte responsabilità. Organizzato secondo gli usi normanni con un ordinamento feudale che non intaccava gravemente il potere principesco, temperato dalla Corte dei baroni e da quella dei borghesi, ebbe istituzioni codificate nelle Assise d'Antiochia. La sua economia si fondava sulle industrie tessili e sul commercio, favorito dal porto di Laodicea e animato da Genovesi, Pisani e Veneziani. Fu vivace centro di cultura, come testimoniano la poesia di Gautier le Chancelier, la celebre Chanson des chétifs (sec. XII), e gli edifici sacri e profani.