Anfiùmidi
sm. pl. [da anfiuma]. Famiglia (Amphiumidae) di Anfibi Urodeli, sottordine dei Salamandroidei, rappresentati dal solo genere Amphiuma, diffuso negli Stati Uniti sudorientale e costituito da animali di grossa taglia (fino ad 1 m di lunghezza). Gli Anfiumidi mantengono anche allo stadio adulto le fessure branchiali e altre caratteristiche larvali (metamorfosi incompleta). Gli adulti infatti sono privi di branchie esterne (tipiche delle larve degli Urodeli) ma possiedono una fenditura branchiale per ogni lato del corpo, che si apre tra il terzo e il quarto arco branchiale (interno). Gli Anfiumidi sono comunque anche provvisti di polmoni. Hanno un corpo cilindrico o leggermente schiacciato in senso dorso-ventrale, allungato, con arti piccoli (provvisti di 1, 2 o 3 dita), gracili e ridotti alla lunghezza di qualche millimetro. L'adulto ha occhi piccoli e privi di palpebre. Un'altra particolarità degli Anfiumidi è quella di possedere gli eritrociti del sangue più grandi che si conoscano tra i vertebrati. Hanno abitudini spiccatamente notturne e cacciano principalmente insetti e crostacei. Nei periodi più freddi dell'anno, quando la temperatura dell'acqua scende sotto i 5° C, si rintanano nei loro rifugi, rallentano il loro metabolismo entrando così in uno stato di latenza e sopravvivendo grazie all'uso delle riserve nutritive accumulate precedentemente.