Amicìzia Cristiana

società segreta cristiana, fondata fra il 1778 e il 1780 da padre Nicolaus von Diessbach a Torino. Si proponeva la diffusione della buona stampa e si componeva di sei laici e sacerdoti e sei donne del ceto aristocratico, che si raccoglievano ogni settimana o quindici giorni nella biblioteca di cui disponevano per organizzare la loro attività: compilazione o aggiornamento di un catalogo, in cui i libri erano divisi in otto categorie, rispondenti alle varie esigenze spirituali dei lettori; distribuzione dei libri dati in prestito e di altri invece regalati. Per sfuggire alle critiche ed evitare angherie della polizia, agivano nel più assoluto segreto. Tra il 1780 e il 1803 la società si diffuse anche nei centri di Milano, Firenze, Roma, Friburgo, Parigi, Vienna, Augusta di Baviera, Varsavia. Dispersa durante la Rivoluzione francese e il periodo napoleonico, le fu infusa nuova vitalità da padre Lanteri, che nel 1817 la trasformò in società pubblica con la nuova denominazione di Amicizie Cattoliche. Continuò la sua attività, cercando di opporsi alla larga diffusione della Bibbia, operata dai protestanti in quel periodo. Fu definitivamente soppressa da Carlo Felice nel 1828.

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