Amìlcare
(latino Hamilcar-ăris), nome di numerosi generali e uomini politici che, tra i sec. V e III a. C., ebbero ruoli importanti nella storia di Cartagine, nel momento della sua espansione in Sicilia e durante le guerre puniche. § Generale figlio di Annone, intraprese nel 480 una spedizione in Sicilia, chiamatovi da Terillo, tiranno di Imera deposto da Terone, che tendeva a estendere il proprio potere su tutta l'isola. Nella battaglia risolutiva, combattuta a Imera (ca. 480) con la partecipazione di un vasto schieramento di truppe e un largo impiego di navi, Amilcare fu sconfitto da Terone assieme a Gelone di Siracusa. § Generale cartaginese accusato di essere sceso a patti, sfavorevoli per Cartagine, con il nemico Agatocle. Venne sostituito da un altro Amilcare, anch'egli generale, al comando delle truppe cartaginesi in Sicilia (312), il quale riuscì solo parzialmente a battere Agatocle. § Generale, guidò le forze cartaginesi in Sicilia durante la prima guerra punica (264-242 a. C.). All'assedio di Segesta batté Cecilio Metello, ma la sconfitta di Annibale nelle acque di Milazzo lo obbligò a dirottare in quella direzione le sue forze. Sconfitto a Ecnomo rientrò in patria, dove nel frattempo era sbarcato Attilio Regolo che lo batté ad Adys (256). § Soprannominato Barca (da baraq, fulmine): vedi Amilcare Barca. § Soprannominato il Sannita fu uno dei capi del partito democratico a Cartagine durante le discordie che furono lo strascico della II guerra punica. Istigò Cartalo a combattere Massinissa, il che generò la III guerra punica (149-146 a. C.).