Almada-Negreiros, José
pittore e scrittore portoghese (São Tomé 1893-Lisbona 1970). Fu tra i più significativi rappresentanti del movimento futurista a Lisbona – particolare risonanza ebbero i suoi scritti in stile marinettiano il Manifesto Anti-Dantas (1912) e l'Ultimatum futurista alle generazioni portoghesi del XX secolo (1917) – collaborando a numerose iniziative innovatrici, fra cui le riviste Orpheu e Portugal futurista (tra il 1915 e il 1917). Abile disegnatore (esordì come caricaturista), produsse numerosi ritratti, tra i quali ricordiamo quello dell'amico Fernando Pessoa. Dal 1943 al 1948 dipinse gli affreschi nelle stazioni marittime a Lisbona, riconosciuti come il più importante complesso di pittura moderna mai realizzato in Portogallo. Vicina al cubismo, l'opera pittorica di Almada-Negreiros è maggiormente legata all'astrattismo geometrico, dovuto in parte al suo grande interesse per la scienza dei numeri (Cominciare, 1969). Talento poliedrico, si dedicò anche alle arti applicate, realizzando diversi arazzi e le vetrate per la chiesa di Fatima. Narratore, poeta, drammaturgo, pubblicò nel 1938 l'autobiografia Nome de guerra. Tra i lavori teatrali degno di menzione è Os outros (1923; Gli altri).