Alessandro di Afrodìsia
filosofo peripatetico, commentatore di Aristotele (Afrodisia II sec. d. C.). Nei suoi commentari e nel trattato De anima, interpreta Aristotele difendendone il pensiero contro le obiezioni di origine platonica, scettica o stoica e mettendo in luce come fondamentale il principio di non contraddizione. Celebre è la soluzione al problema del rapporto tra intelletto agente e intelletto passivo: Alessandro d'Afrodisia pone la necessità per la conoscenza umana dell'intervento di un intelletto agente che sta fuori dell'uomo e che si può identificare con Dio come causa prima (vedi Aristotele; aristotelismo). Nell'interpretazione che Alessandro d'Afrodisia dà di Aristotele è presente una sua originale concezione filosofica, di stampo naturalistico, la quale ebbe un certo rilievo nel Rinascimento (vedi anche alessandrismo), con Pomponazzi e Caetano. Tra le sue opere più originali si deve menzionare il De fato, in cui si oppone al determinismo sostenuto dagli stoici.