Albosàggia
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comune in provincia di Sondrio (4 km), 490 m s.m., 34,25 km², 3084 ab. (albosaggini), patrono: santa Caterina d'Alessandria (25 novembre).
Centro della bassa Valtellina, situato alla sinistra dell'Adda; è compreso nel Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi. Abitato fin dall'Età del Bronzo, conobbe la dominazione romana. Menzionato più volte in documenti del Duecento, divenne possesso dei Visconti nel 1336, ma pochi anni dopo insorse contro di loro insieme agli altri comuni guelfi della Valtellina. Feudo di Stefano Quadrio, svolse dal 1512, sotto i Grigioni, un ruolo importante nella lotta civile e religiosa.§ La parrocchiale di Santa Caterina, costruita nel 1354 e rimaneggiata nel sec. XVII, conserva dipinti di G. B. Recchi (sec. XVII) e di Cesare Ligari (1739). L'oratorio di San Ciriaco custodisce una pala di Gian Pietro Ligari. Nella frazione di Torchione sorge la torre Paribella (sec. XIV), incorporata nell'omonimo palazzo del sec. XV.§ L'economia si basa sull'agricoltura, che produce uva, cereali e patate, e sull'allevamento bovino e caprino, che alimenta l'attività lattiero-casearia.