Albi (Francia)
Indicecapoluogo del dipartimento del Tarn (regione: Midi-Pyrénées, Francia), 130 m s.m., 47.800 ab. (stima 2004).
Albi. Veduta del centro storico con la cattedrale di St. Cécile sullo sfondo.
De Agostini Picture Library/S. Vannini
Generalità
La città sorge sulla riva sinistra del fiume Tarn, alle estreme falde sudoccidentali del Massiccio Centrale, in una zona popolata fin dalla Preistoria. La parte vecchia della città (iscritta nel patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 2010) è chiamata ville rouge (città rossa), perché costruita quasi interamente in mattoni di cotto, capolavoro dell'architettura civile medievale. Durante il Medioevo, nella regione circostante alla città (Albigeois), si stanziarono gruppi di catari, che vennero quindi denominati Albigesi: contro di loro nel 1208 papa Innocenzo III promosse una crociata, sfociata nel sangue.
Arte
Il centro storico, dominato dalla cattedrale, è compreso entro il giro delle mura, ora trasformate in viali, oltre i quali si è sviluppata la città nuova. La cattedrale di Sainte-Cécile venne iniziata nel 1282 dal vescovo Bernard de Castanet e compiuta alla fine del sec. XIV . L'esterno è scandito da contrafforti cilindrici profondamente incorporati nei muri perimetrali; l'interno presenta una sola navata di 11 campate rettangolari voltate a crociera, senza transetto, con cappelle laterali e sottili finestre, e un'abside a nervature di stile gotico “radiante”. Fra il sec. XV e il XVI, in seguito al lascito del vescovo Louis d'Amboise, fu aggiunto il portale della facciata di tipo “fiammeggiante”, venne rialzato di tre piani il campanile, fu decorato l'interno a opera di freschisti italianizzanti e vennero realizzate da artisti borgognoni le recinzioni marmoree della navata e del coro “fiammeggiante” (si tratta del più importante complesso francese di questo tipo). Altri notevoli edifici medievali sono l'antica chiesa abbaziale di Saint-Salvi, romanica ma in parte rifatta nel sec. XV, e il palazzo vecchio dell'arcivescovado (Palais de la Brebie, dalla parola dell'antico provenzale bisbia che significa “vescovo”), della fine del Duecento, che ospita la Galleria Toulouse-Lautrec, fondamentale raccolta di dipinti, disegni e stampe di questo artista nato nel 1846 ad Albi.
Economia
La città è vivace mercato agricolo, in particolare dei vini, e attivo centro industriale con stabilimenti alimentari, chimici, siderurgici, vetrerie, cementifici e fabbriche di fibre tessili artificiali. Lo sviluppo industriale della città è stato favorito dalla vicinanza della grande centrale idroelettrica di Saut-du-Tarn e dei giacimenti carboniferi di Carmaux.
Curiosità
Coloratissimo e animato il grande Carnevale, il secondo per importanza in tutto il sud della Francia. Spettacolari soprattutto i grandi carri allegorici (10 m di lunghezza per 6 di altezza) che vengono allestiti fin dal 1905, ogni anno secondo un tema diverso. A ottobre, si tengono una grande fiera dell'antiquariato e del brocantage, e una mostra mercato del libro antico.