Albertòlli, Giocóndo
architetto e decoratore ticinese (Bedano 1742-Milano 1839). È il più noto membro di una famiglia di artisti ticinesi che lavorarono in Italia nei sec. XVIII e XIX. Iniziatosi come scultore, fu poi attivo come restauratore e architetto a Parma, Mantova e in Toscana. A Firenze eseguì con fine gusto classicheggiante i soffitti della Sala degli Stucchi a Palazzo Pitti e di quella della Niobe agli Uffizi. Passò quindi a Napoli, lavorando con Vanvitelli alla chiesa dell'Annunziata. Nel 1774 è a Milano su invito del Piermarini con il quale collabora. Dell'attività di questo periodo sono da ricordare le decorazioni per il Salone delle Cariatidi nel palazzo reale di Milano e quelle per la villa Belgioioso di Monza, oltre alla realizzazione della villa Melzi a Bellagio (1810-15). Insegnante alla scuola di ornato presso l'Accademia di Brera (1775-1812), contribuì alla diffusione del gusto neoclassico attraverso la sua opera teorico-divulgativa Ornamenti classici diversi (1782-96).