Albani, Alessandro

ecclesiastico e mecenate italiano (Urbino 1692-Roma 1779). Nipote di Clemente XI e fratello di Annibale, fu nunzio straordinario a Vienna (1720) per tutelare i diritti della Santa Sede su Parma e Piacenza e trattare la restituzione di Comacchio; al suo ritorno a Roma fu nominato cardinale da Innocenzo XIII (1721). Si adoprò vivamente per la conclusione dei concordati del 1727 e del 1741 tra Santa Sede e Stati Sabaudi. Protettore degli Stati austriaci (1743) e dell'impero (1745) e ambasciatore d'Austria a Roma (1744-48), perseguì per lo più una politica personale non di rado ispirata a preoccupazioni economiche. Mecenate e collezionista, si valse dei consigli di Winckelmann per radunare nella sua villa (la celebre villa Albani sulla via Salaria, poi passata in proprietà ai Torlonia ), decorata da Mengs, una splendida collezione di sculture antiche, di cui una parte acquistata da Clemente XII costituì il primo fondo del Museo Capitolino. La sua vasta biblioteca andò dispersa, mentre i disegni in essa conservati sono ora alla raccolta di Windsor.

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