Alba, Fernando Álvarez de Toledo, duca d'-
generale e uomo politico (Piedrahita 1507-Lisbona 1582). A diciotto anni era già governatore di Fuenterrabía conquistata ai Francesi; a fianco di Carlo V prese nel 1535 Tunisi, poi combatté in Francia e in Germania contro i protestanti. Nominato da Filippo II governatore di Milano e poi (dal 1556 al 1558) viceré di Napoli, nel 1556, al comando delle truppe spagnole inviate contro Paolo IV, invase lo Stato pontificio. Inviato nel 1567 nelle Fiandre per reprimere l'insurrezione contro il cattolicesimo e il dominio spagnolo, egli tentò di riportarvi l'ordine con mano di ferro, presiedette di persona il “tribunale dei tumulti”, chiamato dal popolo di Bruxelles il “tribunale del sangue”, e instaurò un regime terroristico facendo condannare a morte molti separatisti. La sua politica finì per esasperare la situazione e portò a una lunga e spietata guerra con Guglielmo d'Orange e gli Olandesi, sostenuti dall'Inghilterra. Richiamato in Spagna nel 1573, rimase per qualche anno nell'ombra, pur avendo sempre alla corte un proprio “partito” di duri conservatori e bellicisti; nel 1580 Filippo II gli affidò il comando dell'esercito per la conquista del Portogallo. Carico di onori, il duca d'Alba morì due anni dopo nello stesso palazzo reale di Lisbona, dove esercitava le funzioni di conestabile (in pratica, viceré).