Ailly, Pierre d'-
cardinale, filosofo e teologo francese (Compiègne 1350-Avignone 1420). Dal 1395 fu vescovo di Puy e dal 1397 di Cambrai. Si adoperò moltissimo per il superamento dello scisma d'Occidente, partecipando al Concilio di Pisa (1409) e quindi al Concilio di Costanza (1414), dove sostenne la teoria della supremazia del concilio sul papa. In filosofia fu discepolo di Ruggero Bacone e di Guglielmo di Occam e avanzò una teoria del probabile in cui, riconoscendo l'ordine della natura dipendente dall'insondabile volontà divina, afferma che sul piano metodologico è sufficiente un certo grado di probabilità; non sempre infatti si può pervenire a una piena evidenza conoscitiva, anche se ciò non significa l'impossibilità della conoscenza, la cui certezza si misura più in rapporto al soggetto che all'oggetto. Su questa base Pierre d'Ailly dichiara solamente probabile l'esistenza di Dio e non immediatamente certa la legge morale. Opere principali (pubblicate postume): Quaestiones super primum, tertium et quartum sententiarum (1474), De anima (1479), Imago mundi (1480). Nelle opere teologiche è pure prevalente l'influsso di Guglielmo di Occam. Si occupò anche di geografia: nell'opera Imago mundi (probabilmente conosciuta da Colombo) sostenne la sfericità della Terra.