Agnadèllo
Indicecomune in provincia di Cremona (57 km), 95 m s.m., 12,14 km², 2980 ab. (agnadellesi), patrono: san Vittore (prima domenica di ottobre).
Centro situato nella pianura cremasca alla sinistra dell'Adda. Sorto in zona anticamente paludosa, fu possesso dei Capitani di Arzago e nel sec. XIV dei Visconti. Nel 1509, durante la guerra della Lega di Cambrai, le truppe veneziane di Bartolomeo d'Alviano vi furono sconfitte dai francesi comandati dal re Luigi XII e da Gian Giacomo Trivulzio. Nel 1521 passò al Ducato di Milano, divenendo in seguito feudo degli Stampa (1666) e dei D'Adda (1704).§ La quattrocentesca chiesa di San Bernardino (eretta forse per ricordare il passaggio del predicatore intorno al 1417) ha facciata in cotto con rosone e portale tardogotici e conserva decorazioni a fresco attribuibili a Stefano da Pandino (sec. XV). Nella parrocchiale di San Vittore (sec. XVIII), con facciata rococò, è di intensa suggestione scenografica la volta centrale sorretta da dodici colonne; gli affreschi (sec. XVII.) con Storie di Santi sono attribuiti a Francesco De Bravis da Pandino.§ L'economia è in prevalenza agricola con estese coltivazioni di cereali e foraggi per allevamenti bovini, affiancata da aziende di lavorazione del legno e di produzione lattiero-casearia.