Agnétti, Vincènzo

artista italiano (Milano 1926-1981). Dopo essersi diplomato a Brera e aver seguito la Scuola del Piccolo Teatro, inizia giovanissimo a dedicarsi alla pittura informale e alla poesia. Insieme a G. Paolini può essere considerato come l'artista che ha dato i contributi di maggior rilievo a ricerche artistiche di tipo concettuale nel nostro Paese. Dopo aver inaugurato un'arte costituita dalla pura analisi di concetti, proposizioni e teorie, e aver eretto a suo vessillo il rifiuto di dipingere, tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Ottanta si dedica soprattutto agli "scritti preposizionali" in cui è evidente un gusto del simbolo e della metafora che lo allontana dal maggior rigore di Paolini.

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