Adórno
antica famiglia di Genova dal cui capostipite Barisone (sec. XIII) discesero i due stipiti di Adorno e di Lanfranco. Il primo annovera diversi dogi (Antoniotto I, Giorgio, Raffaele, Barnaba, Prospero, Antoniotto II), il secondo Gabriele (il primo doge della famiglia) e Meliaduce, per cui il ramo si trapiantò in Spagna (e poi in Portogallo e Brasile). Gabriele (1320-1383), che conseguì il dogato nel 1363, fu deposto nel 1370 in seguito a un tumulto popolare condotto da Domenico Fregoso, causato dall'eccessiva durezza del doge. Antoniotto I (1340-1398) ritornò altre tre volte alla suprema magistratura, sostenuto dalla plebe. Entrato in contesa coi Bisagno, i Guarco, i Montaldo e i Fregoso, poté allearsi con Gian Galeazzo Visconti e quindi con Carlo VI di Valois re di Francia. Due anni prima di morire, sopraffatto dai tradizionali nemici, consegnò la stessa Genova al re di Francia e continuò a governare la città in suo nome. Con Giorgio, fratello di Antoniotto I, fu riformata la costituzione della repubblica (1413) e fissata la procedura per l'elezione del doge. Antoniotto II (Genova 1476-Milano 1530) ebbe il dogato per cinque anni, nonostante l'avversione popolare, contendendo il potere ai Fregoso grazie a un'accorta politica di alleanze, in un periodo di tumulti e di vendette in cui campeggiava la terribile rivalità tra Carlo V e Francesco I. Nel 1527, attaccato da Andrea Doria e dal Lautrec, mentre l'esercito imperiale giungeva a Roma, fu costretto a fuggire a Milano rinunciando a ogni ambizione di potere.