Accadèmia Platònica Fiorentina
accademia fiorentina della seconda metà del sec. XV e dei primi anni del XVI. Quando nel 1439, in occasione del concilio per l'unione delle Chiese greca e latina, convennero in Firenze numerosi eruditi greci, fra cui G. Gemisto Pletone, la tradizione classica greca colpì immediatamente il sensibile mondo dell'umanesimo fiorentino. Fu appunto attorno alla figura di Pletone, studioso delle opere platoniane, che convenne un primo nucleo di umanisti fiorentini, fra cui Marsilio Ficino, nella cui villa di Careggi si tenevano le riunioni. Il platonismo vi era considerato come filosofia religiosa, affine alla dottrina mosaica e cristiana, di origine divina e tramandata da un'antichissima tradizione che ha in Ermete Trismegisto, Orfeo, Pitagora, Platone e Plotino i suoi principali esponenti. Nella Firenze di Giuliano e di Lorenzo de' Medici raccolse nomi di grande prestigio: Pier Soderini, G. Pico della Mirandola, G. Nessi, U. Verini, A. Poliziano e Lorenzo stesso. La morte di Ficino (1499) e la scoperta di una congiura antimedicea (1522) segnarono la fine dell'istituto.