Čuchraj, Grigorij Naumovič
Redazione De Agostini
regista cinematografico sovietico (Melitopol, Ucraina, 1921-Mosca 2001). Col trittico Il quarantunesimo (1957), Ballata di un soldato (1959) e Cieli puliti (1961), è stato il regista internazionalmente più noto del disgelo chrusceviano, trasfondendo sullo schermo un profondo umanesimo, una schietta carica romantica e una scottante esperienza di vita. Caduto in disgrazia dopo le dimissioni di Chruščëv (1964), Čuchraj ha continuato a realizzare ancora film, che però non hanno ottenuto il successo dei precedenti; tra questi si ricordano: Memoria (1970), Palude (1977), La vita è bella (1979). Il figlio Pavel (Mosca 1946) ha seguito le sue orme, ottenendo la notorietà con Il ladro, presentato alla Mostra del cinema di Venezia nel 1997.