Sokurov, Aleksandr
regista cinematografico russo (Podorvikha 1951). Abile documentarista capace di indagare soprattutto i grandi traumi storici, come ha dimostrato nell'acuto ritratto di Hitler fornito in Sonata Dlya Gitlera (1979) o nell'excursus lungo trent'anni di storia russa di A Retrospection of Leningrad (1990), è uno dei maggiori talenti del cinema russo dopo il crollo del regime comunista. Estremo rigore formale e originalità del percorso artistico caratterizzano i suoi criptici e fascinosi film a soggetto: da Il giorno dell’apocalisse (1989), premiato a Berlino, a Madre e figlio (1997), dolorosa riflessione sui temi della morte e dell'abbandono, a Moloch (1999), una meditazione sulla banalità del male che racconta una vacanza bavarese di Hitler e Goebbels nella primavera del 1942, a Taurus (2001), sugli ultimi giorni di Lenin, a Russian Ark (2002), ambientato nell'Ermitage di San Pietroburgo, dove si affollano i personaggi della storia russa. Nel 2005 ha diretto Il Sole sulla figura dell'imperatore giapponese Hirohito. Terzo capitolo della sua trilogia sul potere (con Moloch e Taurus). Nel 2006 il cineasta russo ha vinto il Pardo d'onore al festival di Locarno; in quell'occasione ha presentato il suo ultimo lavoro Elegy of Life. Rostropovich. Vishnevskaya. incentrato sulla vita dell'anziana e leggendaria coppia. Nel 2008 uscito il film drammatico Alexsandra che narra le vicende di una nonna che si reca in Cecenia a trovare il nipote, arruolato nell'esercito russo. Nel 2009 ha portato alla Mostra del Cinema di Venezia il documentario Reading Book Of Blockade, tratto dal libro di Danil Granin e Ales Adamovich e, sempre a Venezia nel 2011, ha presentato il film Faust, ispirato alla tragedia di Goethe, con cui ha vinto il Leone d'oro e nel 2015 Francofonia.