Òppi, Ubaldo
pittore italiano (Bologna 1889-Vicenza 1942). Compì soggiorni di studio a Vienna e a Parigi; dal 1910 partecipò alle Mostre di Ca' Pesaro a Venezia con opere ispirate al gusto delle Secessioni (Notturno, 1911). Intorno al 1920 l'artista si volse a una pittura di puri valori formali, attraverso il recupero dei modelli del Quattrocento, secondo una ricerca che fu comune a molti artisti del tempo, poi approdati al movimento di Valori Plastici e quindi al Novecento (di cui Oppi fu uno dei fondatori). Pur allontanandosi piuttosto presto dal gusto novecentista, Oppi non riuscì a sottrarsi alle suggestioni neoclassiche, corrispondendo quindi al gusto e alla retorica dell'arte ufficiale. La parte migliore della sua opera va ricercata nell'attività precedente al 1920 (I fidanzati, 1914, Milano, collezione Oppi Forcesi).