Àttimis

comune in provincia di Udine (19 km), 195 m s.m., 33,36 km², 1833 ab. (attimensi o attimesi), patrono: sant’ Andrea (30 novembre).

Centro delle Prealpi Giulie, nella valle del torrente Malina. Possesso dei patriarchi di Aquileia dal 1170, nel 1398 i suoi due castelli entrarono a far parte della Contea di Gorizia. Fu gravemente danneggiato dal terremoto del 1976. § L'abitato, dominato dai resti dei due castelli medievali, conserva il cinquecentesco oratorio di San Giuseppe, annesso alla villa Strassoldo, costruzione del sec. XVIII. Nella frazione di Racchiuso il campanile della chiesa, una ex torre di vedetta, reca, in un'iscrizione del 1103, forse uno dei più antichi documenti della parlata friulana. Poco lontano si trovano i resti del castello di Partistagno, con bifore gotiche, e la chiesetta di Sant'Osvaldo, forse dei sec. XIV-XV, con abside affrescata. v L'agricoltura produce uva, cereali e foraggi; si pratica l'allevamento bovino. L'industria opera nei settori elettronico, delle attrezzature meccaniche e di precisione, del legno, dell'edilizia, dell'arredamento e delle minuterie. § Nel febbraio 1945 la frazione di Porzus fu teatro di un drammatico episodio della Resistenza italiana: accusandoli di tradimento, i partigiani della brigata Garibaldi catturarono e passarono per le armi ventuno membri della formazione partigiana autonoma Friuli-Osoppo.