Neuroscienza: come simulare un cervello
Più di 40 scienziati esperti in diversi settori stanno lavorando, in Svizzera, ad un progetto davvero ambizioso: il Blue Brain Project.
Il cervello umano contiene circa 100 miliardi di cellule nervose, i neuroni che, per trasmettere informazioni, comunicano gli uni con gli altri usando gli impulsi elettrici.
Una singola cellula nervosa è in grado di produrre centinaia di impulsi al secondo. Lo sviluppo di un pensiero crea una sorta di tempesta elettrica nel cervello: gli scienziati stanno cercando di capire quale informazione sia legata ad un certo oggetto e, per farlo, vogliono creare un computer che sia un'esatta replica del cervello umano, neurone per neurone.
L'obiettivo è passare da una ricerca basata sugli esperimenti a una ricerca basata sulla simulazione dunque, già molto sviluppata in campi come l'ingegneria o la fisica ma praticamente inesistente in biologia. Così facendo saremmo in grado di accelerare incredibilmente il processo di conoscenza del cervello. Quando un neurone trasmette un impulso elettrico la concentrazione di calcio nelle cellule aumenta. Usando delle proteine di calcio gli scienziati sono in grado di osservare questo fenomeno e registrare tale aumento. Questi dati vengono poi utilizzati da un computer per creare modelli esatti dei singoli neuroni.
Per la prima volta in assoluto gli scienziati sono in grado di simulare i mattoni fondamentali del cervello ovvero la colonna neocorticale che è la più piccola unità funzionante all'interno del cervello umano. Ogni colonna è composta da 70.000 neuroni e, nel cervello, ce ne sono 2 milioni e mezzo. Le colonne funzionano come la RAM di un computer permettendo di vedere, udire, sentire i sapori e, soprattutto, pensare. Riuscire a comprendere il comportamento della colonna neocorticale equivarrebbe a trovare il Sacro Graal. Si tratterebbe di capire come nasce l'intelligenza umana.
I ricercatori hanno sviluppato uno dei computer più veloci del mondo per simulare le funzioni del cervello ma persino questo super computer è 10 volte più lento dei veri neuroni.