Miele: l'infaticabile lavoro delle api
Ogni singola goccia di miele è il frutto dell'attività paziente di un laborioso popolo di api che lavora senza mai stancarsi.
Ogni singola ape arriva a posarsi su 100 fiori diversi per raccogliere il polline: ogni volta che un'ape si posa su un fiore si cosparge di polline,
il suo alimento, che poi, per pulirsi, sposta nelle ceste millifere, situate sulle zampe posteriori dell'animale.
Così facendo l'ape trasporta il polline da un fiore all'altro.
Alcune api hanno il compito di recuperare l'acqua per il raffreddamento dell'alveare.
L'alveare è creato da diverse cellette chiamate favi. E' nell'alveare che il nettare viene convertito in miele dalle api operaie che lo rigurgitano fino alla giusta fluidità. Le api operaie arieggiano le cellette per far evaporare l'acqua e per proteggere il favo lo sigillano con la cera.
Ogni giorno l'ape regina depone fino a 2000 uova, 1 per ogni cella, le celle sono esagonali, non circolari, così che si possa risparmiare spazio e cera per costruirle.
Per raccogliere il miele l'apicoltore allontana le api dall'alveare e, una volta rimossa la cera protettiva,
inserisce tutti i telai in una macchina detta "smielatore"che non danneggia l'alveare facendo semplicemente uscire il miele.
Ogni favo può contenere fino a 1 Kg e mezzo di miele che va poi filtrato senza però che vengano aggiunti additivi di alcun tipo. Questo è il miele: il prezioso oro frutto della laboriosità di centinaia di piccole ali.