Approfondimenti
- L'Antologia palatina
L'Antologia palatina
L'Antologia Palatina costituisce la silloge più articolata e ricca dell'antichità ed è costituita da ben 3700 epigrammi appartenenti a circa 340 poeti greci dall'età arcaica all'età bizantina. La raccolta fu così chiamata perché il codice manoscritto che la riporta fu scoperto nel 1607 presso la biblioteca dell'elettore palatino di Heidelberg. La raccolta, per noi di fondamentale importanza (perché da essa dipende tutta la nostra conoscenza dell'epigramma), è derivata in gran parte dall'Antologia di Costantino Cefala, un erudito della prima metà del sec. X al servizio dell'imperatore di Costantinopoli. Cefala riunì nella sua tre raccolte precedenti: la Corona di Meleagro di Gadara, che conteneva carmi attribuiti a quarantasette poeti, da Archiloco a Meleagro stesso; la Corona di Filippo di Tessalonica, raccolta di poesie attribuite a diversi autori, compresi Meleagro e Filippo di Tessalonica; il Ciclo di Agazia Scolastico. Cefala vi aggiunse estratti delle opere di altri poeti e distribuì tutta la materia in 15 libri, secondo l'argomento: epigrammi cristiani, descrizioni di statue e monumenti, epigrammi erotici, votivi, conviviali, epitaffi, indovinelli ecc.