Le grandi concezioni filosofiche: Platone, Aristotele
In sintesi
Dai sofisti a Socrate | Con la sofistica e soprattutto Socrate, l'asse tematico della filosofia si sposta dallo studio del cosmo a quello dell'uomo. Socrate ribadisce però che la filosofia deve essere a servizio della verità. Anche se Socrate scelse di non lasciare nulla di scritto (ritenendo che la filosofia sia legata al dialogo e all'interazione di diversi interlocutori), il suo insegnamento influenza fortemente la cultura dell'Occidente. |
Platone | È autore di 36 Dialoghi, nei quali affronta i maggiori temi filosofici. Ammette che il filosofo può mettere molte cose per iscritto ma non quelle “di maggior valore”. Riflette sulle diverse espressioni artistiche e letterarie nella Repubblica. Platone diffida dell'arte in quanto imitazione della realtà sensibile, che a sua volta è imitazione delle idee. |
Aristotele | Aristotele è con Platone il più grande filosofo dell'antichità classica. Nella storia della letteratura e della critica letteraria rimane fondamentale il suo contributo ai principi dell'estetica espresso nella Poetica. Egli supera la concezione platonica dell'arte come pura mimési intuendo una particolare funzione conoscitiva della poesia: la mimèsi dell'arte poetica (specialmente della tragedia) esplora il mondo del possibile, secondo il precetto della verosimiglianza. Nella Retorica definisce questa disciplina come arte della ragione, volta a stabilire i mezzi più efficaci per persuadere. |