I Celti
I Celti sono un gruppo di popolazioni indoeuropee che si stanziarono, a partire dal II millennio a.C., nella zona limitrofa al corso superiore del Danubio e nella Francia orientale, da dove si diffusero poi (dal sec. VII a.C.) in quasi tutta l'Europa occidentale, nei Balcani, in Italia e in Asia Minore. La loro fase espansiva si esaurì nei secc. II-I a.C. di fronte alla potenza romana e alle pressioni delle popolazioni germaniche provenienti da Oriente. La società celtica, strutturata nella tribù formata dalle singole famiglie, era governata da un re e si fondava sulla guerra, la caccia e l'allevamento. Molto forte era il sentimento di appartenenza tribale.
Produzione artistica
L'arte celtica presenta un ben definito e costante carattere di antinaturalismo. Immersa in un'atmosfera magica e religiosa, essa trova la sua più genuina espressione nell'ornamento astratto soprattutto dei metalli lavorati (inizi dell'Età del Ferro, prima metà del I millennio a.C.), elaborando tutti gli elementi assimilati nel contatto con i vari popoli. Armi, borchie per finimenti, gioielli e monete presentano una ricca e varia ornamentazione, impreziosita da smalti policromi in champlevé (lo smalto veniva inserito in alveoli con bordo rialzato ottenuti direttamente nel fondo metallico). Tipica è anche la stilizzazione nelle figure antropomorfe che ornano talvolta i monili. Ma è soprattutto nel campo della numismatica che si espresse il già accennato spirito antinaturalistico dell'arte celtica: nelle monete i motivi, inizialmente di ispirazione realistica, vennero poi dissociati in una decorazione astratta.
Le due culture celtiche più rappresentative furono quella di Hallstatt, essenzialmente geometrica, e quella di La Tène (secc. VI-I a.C.) caratterizzate dal trionfo della linea curva.