Perché i Romanov sono stati massacrati?
In una notte di luglio del 1918 l'intera famiglia imperiale russa dei Romanov, lo zar Nicola II, la moglie e i cinque figli, fu giustiziata per volere del rivoluzionario Jakov Michajlovic Jurovskij.
Lo zar era salito al trono nel 1894 in un momento difficile per il paese, ma non si era dimostrato all'altezza. Persona indecisa e insicura, influenzato spesso dal volere della moglie Alessandra, voleva imitare suo padre mantenendo uno stile accentratore e repressivo.
Il paese versava in condizioni di crisi e grave povertà a causa del conflitto con il Giappone e poi con l'ingresso nella prima guerra mondiale e non accettava tale atteggiamento. Continue proteste e rivolte portarono lo zar ad abdicare nel 1917 e il potere passò nelle mani di un governo rivoluzionario provvisorio.
Lo zar e la sua famiglia vennero arrestati e deportati a Tobolsk e poi a Ekaterinburg, una roccaforte bolscevica nella regione degli Urali. I Romanov furono prigionieri per 78 giorni durante i quali la guerra civile tra eserciti bianchi e rossi sconvolgeva il paese.
Infine i bolscevichi, con il timore che la famiglia potesse essere liberata dagli avversari, giustiziarono i Romanov facendo a pezzi i loro corpi perchè non fossero ritrovati.