Perché l’imperatrice Cixi è stata una figura controversa?
Nel 1861 Tongzhi divenne imperatore della Cina a soli 6 anni, ma, nella realtà era sua madre Cixi a comandare a tutti gli effetti, diventando per 40 anni la donna più potente del paese.
La figura di Cixi è molto controversa. Per alcuni era solo la concubina del re, assetata di potere e ricchezza. Per altri è stata una donna combattente che ha affrontato con impegno e determinazione i problemi della Cina nella seconda metà dell'800.
Quando nel 1875 Tongzhi morì, gli successe suo cugino Guangxu, di soli tre anni, e fu ancora Cixi a detenere effettivamente il potere assoluto.
Nel 1894 il Giappone attaccò vittoriosamente la Cina, incoraggiando così anche altre potenze coloniali. Guangxu, ormai cresciuto, firmò accordi con paesi occidentali che portarono il paese al tracollo e allo stesso tempo cercò di fare riforme per lo sviluppo dell'economia.
Cixi, messa da parte dal nipote, si vendicò e con un colpo di stato lo privò di ogni potere costringendolo a vivere come prigioniero, seppure ancora con il titolo di imperatore.
I progetti riformisti di Guangxu, vennero a questo punto, messi da parte da Cixi.
Il risentimento della popolazione verso gli invasori cresceva sempre di più, anche fomentato da Cixi, finchè nel 1900 scoppiò la famosa Rivolta dei Boxer scatenata dai rivoluzionari "Pugili della giustizia e della concordia". Durante questa guerra i contingenti dell’Alleanza delle Otto Nazioni marciarono su Pechino, occuparono la Città Proibita e costrinsero Cixi a fuggire.
Le fu poi concesso di restare a Palazzo fino alla sua morte nel 1908.
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