Perché la civiltà Maya scomparve?
Tra il 300 e il 900 d.C. la civiltà dei Maya visse un momento di magnificenza, ricchezza e splendore. A Tikal, uno dei centri più importanti, furono costruiti più di 3000 edifici, tra cui piramidi e palazzi.
La civiltà Maya era fondata su ideologie religiose molto forti. Tutte le grandi scoperte dei Maya, come la matematica e la scrittura, si fondano, infatti, su base religiosa. Negli anni a venire, però, questa civiltà subì improvvisamente un tracollo fino alla definitiva e misteriosa scomparsa.
Molti credono che la causa di tutto possano essere le eruzioni vulcaniche, altri parlano di popoli invasori che hanno annientato la popolazione rendendo disabitate le città.
Una delle ipotesi più attendibili, però, sarebbe da ricondurre alla coltivazione della terra. Il benessere di questo popolo veniva principalmente dall'agricoltura, ma loro non erano in grado di sfruttare le potenzialità del loro territorio non conoscendo la tecnica della rotazione delle piantagioni. Non alternando le colture di stagione in stagione, resero il terreno sempre più arido e meno fertile fino a che, con la siccità che investì le loro aree tra l'VIII e il IX secolo, la fine del sistema produttivo fu definitiva.
I Maya, senza più cibo e acqua a sufficienza, furono costretti ad abbandonare le loro città. Questa civiltà non scomparve del tutto, ma durante l'avvento degli Spagnoli era già indebolita dalle guerre interne e dai conflitti con gli altri popoli limitrofi e continuò così disastrosamente il suo declino.
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