Perché avvengono le guerre?
La storia ce l'ha insegnato e il presente continua a mostrarlo: la guerra è uno degli eventi più terribili che possa colpire un paese. Ma perché avvengono le guerre? Si tratta di una risposta difficile e dalla motivazione non univoca.
Senza dubbio ogni conflitto ha una sua ragione specifica, legata al periodo storico durante il quale essa scoppia, oltre che alle condizioni economico-sociale dell'area geografica coinvolta.
Tuttavia, dietro ad ogni guerra è possibile individuare due differenti tipologie di cause. Una "accidentale", ovvero legata a episodi di natura contingente; l'altra, più profonda e radicata, può essere invece ricondotta a fattori di ordine politico, economico, etnico o religioso.
Un esempio di questa possibile duplicità di causa è possibile trovarla nella prima guerra mondiale. In effetti, nonostante l'evento scatenante del conflitto si ritrovi nell'uccisione di Francesco Ferdinando, erede al trono dell'Austria-Ungheria, secondo molti storici ad determinare lo scoppio della prima guerra mondiale furono in realtà alcuni interessi di tipo politico ed economico. L'imperatore tedesco Guglielmo II, infatti, mirava a trasformare il suo impero in una delle principali potenze d'Europa. All'indomani dell'attentato, quindi, la Germania non tardò ad appoggiare l'alleato austro-ungarico e dichiarò guerra alla Russia e alla Francia.
Un altro esempio di questa duplicità di cause può essere ritrovata nella storia più recente, ovvero nella recente guerra al terrorismo condotta dagli Stati Uniti. Se, infatti, l'evento contingente e scatenante è da ritrovarsi nell'attentato alle Torri Gemelle di New York, sono molti gli analisti che affermano che, in realtà, le cause dell'intervento armato degli USA abbiano anche motivazioni economiche (la gestione delle risorse energetiche di gas turkmeno) e politiche (il controllo di un'area chiave sullo scacchiere asiatico).
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