Quali sono le cause alla base dello scoppio della prima guerra mondiale?
La prima guerra mondiale ebbe luogo tra il 1914 e il 1918 e, in quattro lunghi anni, coinvolse tutte le più grandi potenze del mondo. In effetti, se inizialmente il confitto risultava essere circoscritto al territorio europeo, col passare del tempo arrivò ad interessare anche i paesi extraeuropei come gli USA e il Giappone.
Lo scoppio della Grande Guerra viene fatto storicamente risalire al 28 luglio 1914, giorno in cui l’impero austro-ungarico dichiara guerra al Regno di Serbia a seguito dell’assassinio dell’Arciduca Ferdinando d’Asburgo-Este, erede al trono d’Austria, caduto insieme alla moglie Sofia per mano dello studente Gavrilo Princip. L’evento, meglio conosciuto come Attentato di Sarajevo, divenne un vero e proprio casus belli per Vienna e diede formalmente inizio al primo grande conflitto mondiale.
Ovviamente, nonostante la gravità del gesto, l’Attentato di Sarajevo rappresenta solo l’evento formale che diede avvio alla guerra: le cause del conflitto, ben più profonde, erano radicate nella conformazione socio-politico-economica dell’Europa dei primi anni del ‘900. Sono gli anni della costruzione e del consolidamento coloniale, anni in cui i contrasti tra le potenze europee alla ricerca di uno sbocco imperialistico erano forti, anni in cui la cosiddetta “corsa agli armamenti” fu il sintomo più evidente di una crisi politica che diventava sempre più grave.
La prima guerra mondiale fu un evento sconvolgente per l’epoca e in pochissimo tempo diventò il più grande conflitto armato mai combattuto fino ad allora: furono mobilitati oltre 70 milioni di uomini, dei quali oltre 9 milioni morirono sul campo di battaglia, in aggiunta ai 7 milioni di vittime civili.
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