Cosa sono i fotoni?
Per parlare di fotoni si deve ragionare in termini di meccanica quantistica, infatti, il fotone è il “quanto” associato a un’onda elettromagnetica. Si tratta di una particella neutra che si muove nel vuoto alla velocità di 300 000 km/s, con massa nulla a riposo ed energia prodotta in relazione alla sua frequenza.
La luce, in quanto energia raggiante, si trasmette passando per onde elettromagnetiche, ovvero onde provenienti da un campo elettrico e onde provenienti da un campo magnetico perpendicolari tra loro e anche rispetto alla direzione in cui si propagano; tali campi cambiano a seconda della frequenza relativa all’energia raggiante che si sta considerando.
Il primo a parlare di “quanti” fu Max Planck all’inizio del XX secolo, il quale ritenne indispensabile qualificare gli effetti delle radiazioni, quindi anche lo scambio di energia delle particelle come se fossero portati da altre particelle. Fu Einstein nel 1905 a supporre che corpuscoli elementari componessero la luce e proprio questi erano i fotoni, che toccando gli atomi trasmettevano agli elettroni più esterni energia: il termine fotone fu coniato nel 1926 da Gilbert Newton Lewis, chimico statunitense.