Cos'è la fotografia stock?
La prima fotografia della storia fu scattata il 9 febbraio 1826 dal francese Nicéphore Niepce: “Point de vue du Gras” aveva come soggetto il panorama visto da una finestra al primo piano della sua casa-laboratorio a Saint-Loup-de-Varennes. Da foto che richiedevano otto ore di esposizione a immagini comodamente scaricabili dal web: da allora la fotografia (tecnicamente si trattava di una eliografia) ha fatto tantissima strada, com’è normale visto che sono passati quasi due secoli. Le cose da sapere sulla fotografia stock.
Cosa si intende con “fotografia stock”
Una fotografia stock è un'immagine in formato digitale, utilizzata per scopi commerciali o creativi: sostituisce il materiale che un fotografo professionista potrebbe produrre su specifica commissione. Riassumendo in parole molto semplici, è una foto d’archivio, a disposizione di chiunque voglia usarla.
Quando è nata la fotografia stock
Per vedere dal vivo la storica prima immagine di Niepce bisogna andare fino all'Harry Ransom Center dell'Università del Texas a Austin, mentre l’apparecchio che utilizzò (realizzato con due cassette di legno dotate di un diaframma a iride) si trova al Musée Denon di Chalon-sur-Saône, in Francia. Giornali e riviste iniziarono a inserire fotografie nelle loro pagine attorno circa mezzo secolo dopo “Point de vue du Gras”, grazie all’introduzione della retinatura nelle macchine a stampa. I disegni e le vignette cominciarono così a essere sostituiti dagli scatti di fotografi regolarmente assunti oppure di freelance. Nel tentativo di risparmiare su costi di assunzione e servizi su commissione, gli editori (così come gli inserzionisti) cominciarono a considerare le foto d'archivio come un'alternativa meno rischiosa. Nel 1920 H. Armstrong Roberts avviò Retrofile, la prima agenzia di fotografia stock: si concentrava soprattutto su soggetti generici, che potevano essere riutilizzati nella pubblicità.
L’evoluzione del mercato
Via via che queste immagini venivano create, finivano in un archivio che permetteva poi di utilizzarle più volte. È il caso dell’enorme Bettman Archive, che oggi vanta più di 11 milioni di fotografie ed immagini, alcune delle quali databili alla Guerra di secessione americana. Nel corso di un altro conflitto, la Seconda guerra mondiale, assunse grande importanza l’Hulton Archive, nato come archivio della rivista Picture Post. Diventate una realtà del giornalismo e della pubblicità, le foto stock negli Anni ‘80 erano diventate in pratica una categoria a sé stante. Poi la grande rivoluzione di Internet, che le ha rese disponibili per chiunque, in ogni angolo del mondo. Oggi le fotografie stock vengono reperite attraverso siti web, aprendo le porte degli scatti d’archivio anche ai non professionisti.
Gli utilizzi delle immagini in stock
Le immagini in stock acquistabili su Internet possono avere varie “destinazioni”: testate online, app, siti web, cartelloni pubblicitari, inserzioni, blog, brochure, menù, persino la televisione. La vasta diffusione della fotografia digitale e di Internet hanno permesso a questo fenomeno una diffusione che fino a pochi anni fa sarebbe stata impensabile: il sito it.depositphotos.com , ad esempio, ha una banca di 231 milioni di immagini stock.
I vantaggi
Le fotografie stock offrono diversi vantaggi. Innanzitutto, sono rapidamente disponibili. Anzi, immediatamente: basta inserire la chiave di ricerca e, una volta individuata l’immagine (anche vettoriale) giusta, basta procedere con il download. Che ha un costo, ma sicuramente minore rispetto a uno shooting fotografico. Rapidità e economicità, dunque.