Perché sono in aumento le malattie legate al sesso?
Negli ultimi 20 anni l'Istituto Superiore di Sanità ha condotto una lunga ricerca per monitorare il contagio delle malattie sessualmente trasmissibili.
Oggi i responsabili dello studio lanciano un campanello d'allarme da non sottovalutare.
Al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare i numeri rivelano un aumento esponenziale dei contagi, una ricaduta inaspettata che non si osservava dagli anni 70.
Oggi la sessualità si vive molto più liberamente rispetto al passato: del sesso si parla continuamente e lo si pratica precocemente.
C'è chi pensa al sesso come un percorso di esplorazione, chi lo considera quasi un gioco e chi è affascinato dall'idea della trasgressione e della promiscuità.
L'esperienza clinica dei medici registra che ci si controlla poco e si trascura la prevenzione soprattutto tra i giovanissimi.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno, nel mondo, si registrano 448 milioni di nuovi casi di malattie sessualmente trasmissibili.
Di questi, il 25 per cento interessa i minori di 25 anni.
L'aspetto più preoccupante è legato al fatto che moltissimi giovani fanno prevalentemente sesso non protetto il che ha causato il ritorno di malattie veneree che si credevano scomparse come la Sifilide, il mal francese di altri tempi.
Le infezioni sessuali più diffuse, come la Clamidia, il Papilloma virus, o la Gonorrea, non danno sintomi per lungo tempo. Queste infezioni, se trascurate, come spesso accade, possono determinare gravi problemi, dall'infertilità allo sviluppo di forme tumorali.
Quando, quasi 30 anni fa, l'Aids fece la sua comparsa, provocò una vera e propria emergenza.
Oggi anche dell'HIV si parla molto meno ma negli ultimi anni, in Italia, il numero delle infezioni è in aumento. Tutti questi dati ci ricordano che è importante sottoporsi a controlli periodici.
Ma soprattutto, se non avete un partner fisso, è fondamentale usare anche il preservativo, a tutte le età e per l'intera durata del rapporto sessuale.
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