Perché dormiamo?
Il sonno e il motivo per il quale gli esseri umani e gli animali dormono è, ancora oggi, un mistero della scienza.
I biologi e gli scienziati non sono ancora riusciti a dare una risposta univoca a questa domanda, tanto che sono state formulate differenti ipotesi sul motivo per il quale gli esemplari appartenenti alle più diverse specie animali passino gran parte del tempo a dormire.
Alcuni, come il professor Giorgio F. Gilestro della School of Medicine and Public Health dell’Università del Wisconsin-Madison, pensano che dormire sia una delle modalità con le quali il nostro cervello, oltre a riorganizzare i pensieri della giornata appena trascorsa, si ricarica al fine di accogliere nuove informazioni durante la veglia, migliorando quindi le performances della nostra memoria.
Altri ancora, invece, sostengono che il sonno sia necessario al corretto funzionamento del nostro cervello che, quando non è in fase di veglia, procede a controllare e riparare le sinapsi (i collegamenti tra i vari neuroni) eventualmente danneggiata.
Altra ipotesi, invece, è quella che ritrova nel sonno una funzione principalmente "ecologica": a sostenere questa ipotesi è il ricercatore del sonno Jerome Siegel che, nel saggio "Sleep viewed as a state of adaptive inactivity" afferma che il sonno serve solamente per non farci sprecare inutili energie quando, semplicemente, non abbiamo niente da fare.
L'esempio che il ricercatore riporta è quello del pipistrello marrone, che dorme ben 20 ore al giorno. Questo succederebbe perché tale specie di pipistrello si nutre esclusivamente di insetti che escono allo scoperto solo un paio di ore al giorno: che senso avrebbe, quindi, per questi pipistrelli star svegli più del dovuto?
Insomma, benché il mistero del sonno non sia ancora stato svelato, sembrerebbe che questo serva sia per garantire l'efficienza dell'organismo nella sua interezza che alla conservazione dell'energia, fondamentale per ogni organismo vivente.