Perché molte zone d'Italia sono a rischio alluvione?

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Molte zone d’Italia sono spesso soggette ad alluvioni a causa dell’assetto idrogeologico del nostro Paese che, nel corso dei decenni, è stato fortemente compromesso: l’aumento delle inondazioni sul nostro territorio è legato in parte a piogge torrenziali molto intense, che negli ultimi venti anni si sono presentate con maggiore frequenza rispetto al passato.

A volte la pioggia cade in condizioni eccezionali, ma non è certo la sola causa che provoca tanta devastazione: la progressiva urbanizzazione a ridosso dei corsi d’acqua, l’abusivismo edilizio, l’uso di tecniche agricole poco rispettose dell’ambiente e la mancata manutenzione degli argini hanno accentuato la fragilità del territorio italiano.

Secondo uno studio del Consiglio Nazionale dei Geologi, 6 milioni di italiani vivono in zone ad alto rischio idrogeologico: gli ultimi 80 anni di storia italiani sono stati testimoni di 17000 alluvioni e frane, con danni che superano addirittura i 25 miliardi di Euro.

Il Ministero dell’Ambiente focalizza l’attenzione su questa grave emergenza nazionale, sostenendo che la lotta contro il dissesto idrogeologico è uno dei più grandi investimenti infrastrutturali che il Paese dovrebbe assolutamente affrontare.

L’Italia si è sviluppata su un territorio fragile, reso sempre più debole dai cambiamenti climatici ma soprattutto dall’incoscienza dell’uomo e da anni di incuria e eccessive speculazioni.

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