Cosa sono i corridoi umanitari?
Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e l’avvio dei negoziati tra la Russia e Kiev, si è tornati a parlare di corridoi umanitari. Scopriamo nel dettaglio che cosa si indica questa espressione.
I corridoi umanitari
I corridoi umanitari sono un programma sicuro e legale di trasferimento e accoglienza rivolto a popolazioni civili in fuga verso i Paesi europei da situazioni di grave emergenza umanitaria. Vengono predisposti non solo in caso di guerre, ma anche qualora si verifichino disastri naturali, carestie o una qualunque crisi che comporti la necessità di trasferire in modo sicuro e legale delle persone colpite da una grave emergenza verso una destinazione stabile.
Sono stati organizzati in passato?
Non è la prima volta che se ne parla. Nell’estate del 2021, dopo la crisi in Afghanistan e il conseguente ritorno al potere, si cercò di garantire una via di trasferimento sicura alle migliaia di profughi in fuga dal Paese, attraverso il Pakistan, ad esempio attraverso la rotta balcanica, ma i Talebani rifiutarono.
Come funzionano?
I corridoi umanitari sono principalmente rivolti a migranti in condizione di particolare vulnerabilità: donne sole con bambini, anziani, vittime del traffico di esseri umani, persone con disabilità o patologie, in genere segnalate da organizzazioni umanitarie (ad esempio l’Unhcr, l’agenzia Onu per i rifugiati).
Ogni segnalazione, dopo essere verificata dai responsabili delle associazioni, viene poi inviata al Ministero dell’Interno, per un ulteriore controllo. In caso di esito positivo, i nomi dei beneficiari sono trasmessi alle autorità consolari nei Paesi coinvolti, le quali rilasciano, visti umanitari. Una volta arrivati nello Stato che ha scelto di accoglierli, i profughi vengono ospitati in strutture apposite e assistiti nel processo di integrazione nel Paese, attraverso l’apprendimento della lingua, la scolarizzazione dei minorenni e altre iniziative.