Perché si dice scrittura "a zampa di gallina"?
Il primo a utilizzare l’espressione “scrittura a zampa di gallina” nel II secolo a.C. è stato il drammaturgo latino Plauto. Nella commedia “Pseudolo” il protagonista, nel leggere una lettera scritta da una cortigiana innamorata, commenta la brutta scrittura della ragazza con le parole “gallina scripsit”, ossia “la gallina ha scritto”.
La scrittura a zampa di gallina è tipica di chi ha una brutta grafia: è un modo di dire tipico della lingua italiana. In Francia ad esempio la gallina è sostituita dalla mosca nell’espressione “pattes de mouche”, che letteralmente significa “zampetta di mosca”.
Dal latino all'italiano contemporaneo, l'espressione “scrittura a zampa di gallina” è sopravvissuta a oltre venti secoli di storia e, oggi come allora, indica una calligrafia sgraziata proprio come le raspature delle galline.
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