Perché si dice “il gioco non vale la candela”?
Con l'espressione "il gioco non vale la candela" si definisce un risultato che per essere ottenuto ha implicato troppi sforzi e sacrifici; la sua origine è parecchio lontana nel tempo e risale a fine Cinquecento.
Il filosofo Michel de Montaigne la usò per primo riferendosi ai giocatori di carte che consumavano le loro serate nelle osterie, spesso buttando soldi e tempo. In quegli anni i locali erano illuminati da candele o al massimo da lampade a olio e quando gli avventori se ne andavano, perché la serata era conclusa, pagavano pochi soldi all’oste proprio per le candele consumate: quando la vincita era scarsa, si diceva che non era valsa nemmeno la candela che si era pagata.
Da qui: il gioco non vale la candela, in uso in Italia, in Francia – Le jeu n’en vaut pas la chandelle – e in Inghilterra – The game isn’t worth the candle.