Perché si dice “fare la mano morta”?
Con “mano morta” si identificavano i beni immobiliari di enti civili o religiosi che non decadono mai e non si possono passare ad altri – questo per un’antica legge longobarda.
Tali beni non pagavano imposte allo Stato, dato che non potevano essere venduti, né dati in successione. Il termine ha origini francesi, main morte, e indica un tipo di possesso rigido come la mano di un essere umano morto che quindi non lascia più ciò che teneva in mano perché è già nell’immobilità del rigor mortis.
Oggi l’uso della locuzione “fare la mano morta” sembra proprio significare qualcuno che si prende delle libertà e tratta proprietà non sue come se lo fossero di diritto, mettendo la mano in parti intime del corpo altrui senza il permesso, e con quella fissità tipica di chi non può più cambiare posizione.