Qual è l'origine dei nomi delle note musicali?
La musica ha sempre accompagnato la storia dell'uomo, tanto che le prime testimonianze a riguardo sono antichissime. Le ricerche storiche e archeologiche hanno infatti mostrato come la musica facesse parte della quotidianità già nella Mesopotamia di 4000 anni fa.
Le note musicali così come le conosciamo oggi, però, risalgono al XII secolo e ad un'intuizione di Guido d'Arezzo, famoso teorico della musica.
In effetti, le note corrispondono alle sillabe iniziali dei primi sei versetti di un inno a San Giovanni Battista: Battista,“UT queant laxis / REsonare
fibris / MIra gestorum / FAmuli tuorum / SOLve polluti / LAbii
reatum, Sancte Iohannes” che, tradotto, significa "affinché i tuoi servi possano cantare con voci libere le meraviglie delle tue azioni, cancella il peccato, o santo Giovanni, dalle loro labbra indegne”.
Poiché ogni verso corrispondeva a una diversa tonalità, Guido d'Arezzo decise di utilizzare la parte iniziale di ciascuno di essi per definire le note musicali.
Sarà poi col passare dei secoli che la sopracitata notazione acquisterà il carattere definitivo che conosciamo oggi con l'aggiunta della nota SI nel XVI secolo e con la trasformazione di UT in Do nel xVII Secolo.