Il varano di Komodo è velenoso?
Nel 2008 il biologo Brian Frey dell’università di Melbourne ha sottoposto un varano o dragone di Komodo a una scansione MRI alla testa, scoprendo sotto le mascelle, in ciascun lato, la presenza di 6 ghiandole velenose.
Il varano di Komodo è un rettile che pesa circa 130 chilogrammi, è lungo 3 metri e rappresenta la più grande lucertola vivente nel mondo. Questi giganteschi rettili hanno vissuto per milioni di anni e oggi si possono trovare solo in poche Isole della Sonda, in Indonesia.
Malgrado normalmente si nutra di carogne, è capace anche di assalire e abbattere sul terreno animali più grossi di lui. Quando caccia il drago di Komodo si nasconde con pazienza tra i cespugli o nell’erba alta, fino al passaggio di una vittima: è a quel punto che si getta sulla preda. Il veleno delle sue ghiandole contiene neurotossine, simili a quello dei serpenti, ed è capace di provocare spasmi dolorosi, iniettando nel sangue anche sostanze fluidificanti, che impediscono la coagulazione delle ferite della preda dissanguandola.
L’animale che sfugge dopo essere stato morso da un Komodo non è comunque salvo: la sua saliva contiene grandi quantità di batteri, che avvelenano le vittime in 24 ore circa. Il varano in tal modo può seguire con calma la preda per chilometri, usando il suo acuto olfatto per ritrovare l’animale morente o il cadavere. I varani possono arrivare a mangiare in un solo pasto prede fino all’80% del loro peso!