Qual è l'origine della viticoltura?
Le origini della viticoltura sono antichissime e trovano le proprie radici nelle regioni comprese fea l'Asia Minore e il bacino del Mediterraneo.
La Vitis Vinifera, comunemente conosciuta come vite, esiste da tempo immemore: allo stato selvatico, infatti, si sviluppa e si diffonde ancor prima della comparsa dell'uomo.
Le pregevoli caratteristiche della pianta, poi scoperte dall'uomo, hanno portato alla sua puntuale coltivazione e lavorazione, di cui abbiamo testimonianza parecchi secoli prima dell'avvento dell'era cristiana.
Stando alle ipotesi degli studiosi, infatti, i primi veri viticoltori sono stati i Semiti, benché l'invenzione del vino si faccia risalire al personaggio biblico di Noè.
Per quanto riguarda la nostra penisola, paese in cui oggi il vino rappresenta una parte importante della nostra cultura, la pianta della vita era nota in epoche molto antiche. Sono quasi certe, infatti, le ipotesi che vedono l'abitudine della coltivazione della vite presente in Sicilia già a partire dal 2000 a.C.
Una passione, quella del vino, che si diffuse poi all'intera penisola italiana, soprattutto nelle zone meridionali: il territorio compreso tra la Calabria e la Basilicata, infatti, fu nominato Enotria, ovvero Terra del Vino.
Dall'Italia, la coltivazione della vite interessò poi anche la Siria, La Grecia, le Gallie e il resto dell'Europa.
Ancora oggi l'Italia risulta essere uno dei maggiori paesi produttori di vino, insieme alla Francia. Seguono Spagna, Stati Uniti e Argentina.