Quale uccello raggiunge la maggior apertura alare?
Si chiama così per il verso che emette, molto simile al raglio dell’asino: è l’albatro urlatore che con oltre 3,5 metri di estensione alare detiene questo primato, anche se la lunghezza del suo corpo arriva al massimo a 1,20 metri.
In fase di decollo o ammaraggio prende la rincorsa sulla superficie dell’acqua e quando vola o nuota è molto elegante, mentre se cammina sul terreno risulta goffo e sgraziato.
Depone un solo uovo ogni due anni e lo cova per più di 11 settimane; alla schiusa nutre il suo cucciolo con un olio giallognolo che secerne il suo stomaco, una sostanza maleodorante che questo uccello usa anche come arma di difesa, spruzzando eventuali predatori che si avvicinino al suo nido. Appena poco meno estesa l’apertura alare del condor delle Ande e del marabù di Giava, con i loro 3 metri e 20 cm, seguiti dai 3 metri del pellicano.