sf. [sec. XIV; dal latino facienda, gerundivo neutro pl. di facĕre, fare]. [...]
deve fare, lavoro, affare: attendere alle faccende domestiche; essere tutto in faccenda, essere molto occupato; è una faccenda personale, è un affare, una questione personale. 2) Caso
avv. [sec. XIV; da tentare]. Alla cieca, tastando il terreno con il piede, con un bastone: procedere, camminare tentoni o a tentoni. Fig., agire senza un criterio preciso, per tentativi, a caso. [...]
loc. latino (caso dell' alleanza). [...]
sf. [sec. XVII; voce di origine onomat.]. Usato solo nella loc. a vanvera, a caso, senza riflettere: agire a vanvera. [...]
v. intr. (ind. pr. cèlio; aus. avere) [sec. XVII; da celia]. Parlare o agire per celia, scherzare, motteggiare: non mi sembra il caso di celiare. [...]
titolo originale della commedia di P. de Marivaux, Giuoco dell'amore e del caso, Il-. [...]
sm. [sec. XIX; pp. di accadere]. Quanto è avvenuto; caso, evento: “si sparsero a raccontar l'accaduto” (Manzoni). [...]
agg. [sec. XVI; da caso]. Meticoloso, pignolo: “Donnicciuole... casose, schive e guardinghe” (Redi). [...]
XVI; da caso]. Meticoloso, pignolo: “Donnicciuole... casose, schive e guardinghe” (Redi).
agg. e avv. ant. [sec. XIII; dal latino immerítus]. [...]
., immeritatamente; anche senza alcuna ragione, a caso.
sf. [sec. XVII; da eventuale]. L'essere eventuale. Nel linguaggio comune, anche caso possibile; evenienza. [...]
